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Olio motore esausto, ecco come si deve smaltire

Può capitare di prendersi l’impegno di effettuare il tagliando della propria auto direttamente nel proprio garage, nel caso in cui si abbia una buona esperienza in questo campo. Tra le problematiche che emergono più di frequente in caso di svolgimento di una simile operazione in maniera autonoma, c’è sicuramente quella relativa allo smaltimento dell’olio esausto e dei vari ricambi.

Al giorno d’oggi c’è la possibilità di trovare un buon numero di centri di raccolta in cui si può gettare l’olio minerale usato o in ogni caso, esistono diverse alternative che vanno prese in considerazione rispetto ad una pratica assolutamente deplorevole, contro la legge e contro l’ambiente, come quella di versare l’olio esausto nella natura. In ambito industriale vengono impiegati diversi strumenti appositi per la raccolta dell’olio usato, come ad esempio degli specifici recuperatori olio esausto.

Dove si deve portare l’olio esausto

Come si può facilmente intuire, quando si ha dell’olio esausto, indipendentemente che derivi dal gruppo elettrogeno, piuttosto che dal tosaerba o dal propulsore della propria vettura, è fondamentale smaltirlo in maniera corretta. In effetti, a volte si tende a trattare con troppa superficialità tutti quei rischi ambientali che sono correlati allo smaltimento dell’olio esausto. Ed è questa la ragione per cui, tralasciando l’aspetto legato alla sicurezza, la manutenzione di una vettura, tagliando compreso, dovrebbe essere sempre svolta in un’officina.

La ragione è piuttosto facile da intuire, dal momento che le officine che si occupano della riparazione delle vetture seguono uno specifico procedimento per lo smaltimento dell’olio esausto. Infatti, tali liquidi pericolosi vengono versati all’interno di specifici contenitori di raccolta.

A questo punto, poi, la raccolta e lo smaltimento corretto di tali oli esausti viene effettuato da specifiche e certificate aziende, che si caratterizzano per l’associazione al Conou, ovvero il Consorzio Nazionale che si occupa della gestione, della raccolta e del trattamento degli oli esausti.

Dove si può gettare l’olio esausto

Diciamo subito che è del tutto illegale lo smaltimento dell’olio esausto presso gli scarichi civili, piuttosto che nei canali o verso il mare. Si tratta non solamente di un reato in base a quanto è previsto dalla legge italiana in materia, ma anche di un vero e proprio disastro ambientale. E non esistono nemmeno più giustificazioni a un simile comportamento criminale, dal momento che, al giorno d’oggi, esistono contenitori di raccolta di oli esausti davvero di tutti i tipi, visto che hanno avuto una larghissima diffusione.

Di conseguenza, ecco che l’olio usato va gettato negli appositi contenitori, che si possono trovare in tanti luoghi.

Giusto per fare qualche esempio, sono presenti nelle isole ecologiche del Comune in cui si vive, oppure vicino alle banchine dove attraccano le navi nei porti, ma anche negli appositi centri di raccolta dell’olio esausto pubblici oppure privati. Se volete maggiori informazioni, è sufficiente dare un’occhiata al portale ufficiale del Conou e inserire il vostro cap di residenza per trovare il centro di raccolta più vicino.

Nel caso in cui l’isola ecologica non dovesse essere attrezzata per poter svolgere una simile operazione e i vari centri di raccolta dell’olio esausto risultano essere eccessivamente lontani, allora si può pensare anche di chiedere presso un’officina, che può svolgere tale operazione al posto vostro.  Dopo che si provvede alla raccolta dell’olio motore esausto, ecco che quest’ultimo deve essere oggetto di uno specifico procedimento dedicato al riciclo oppure semplicemente allo smaltimento.

Serve, quindi, la massima protezione dell’ambiente rispetto a tutti i rischi annessi e connessi, ma è giusto porre in evidenza come uno smaltimento corretto consente di riciclare l’olio e rigenerarlo, facendolo diventare a tutti gli effetti una nuova risorsa.