Chi di noi non ha mai visto un signore anziano studiare con attenzione e garbo i lavori in corso per strada, con incredibile curiosità? Questo scenario è familiare a molti e anche a Varese, grazie ai servizi di a assistenza anziani a Varese, gli anziani trovano il tempo e la compagnia per dedicarsi a questa attività. Questi signori, spesso affettuosamente chiamati “umarells”, osservano i cantieri con una passione che deriva da anni di esperienza e saggezza, offrendosi talvolta di dare consigli e commenti sui lavori in corso. È un passatempo che non solo li tiene occupati, ma che li rende anche parte integrante della vita comunitaria.
Il termine “umarells” è entrato a far parte del vocabolario Zanichelli nel 2021, segno di un riconoscimento ufficiale di questa figura tipicamente italiana. Coniato dallo scrittore bolognese Danilo Masotti, il termine è diventato una parola che descrive perfettamente i “vecchietti” bolognesi, e non solo, che osservano con meticolosità i cantieri. L’interesse per i cantieri può essere visto come un modo per rimanere attivi e socialmente coinvolti, sfruttando la loro lunga esperienza di vita per comprendere e commentare i lavori in corso. Questa nuova “tipologia umana” ha rapidamente conquistato il cuore degli italiani, diventando un fenomeno nazional-popolare. Questi osservatori di cantieri sono diventati una sorta di icona, simbolo di una curiosità senza tempo e di un desiderio di rimanere vigili e partecipi nella società. Il fenomeno degli “umarells” rappresenta non solo una semplice osservazione dei lavori, ma una manifestazione del bisogno di connessione e di sentirsi utili, dimostrando che l’età avanzata non è un limite ma un’opportunità per contribuire ancora alla comunità in modi inaspettati.
Gli Umarell Bolognesi: tipologia di anziano
La definizione ufficiale di “umarell”? È questa: si tratta di un pensionato che, spesso con le mani dietro la schiena, si aggira nei cantieri di lavoro, osservando attentamente le operazioni. Non si limita solo a guardare: fa domande, offre consigli e, a volte, esprime critiche sulle attività in corso.
Questo termine ha avuto un viaggio interessante dal dialetto locale all’italiano standard. Letteralmente, “umarell” significa “piccolo uomo”, riferimento visivo evidenziato dalla tipica postura leggermente curva che sembra ridurne la statura. A Bologna, c’è persino un angolo della città, la Piazzetta degli Umarells , situata tra via Libia e via Scipioni dal Ferro, dedicato a questa figura culturale.
I cantieri di costruzione esercitano un fascino particolare. Che si tratti di un nuovo edificio o di lavori stradali, l’attività frenetica di macchine e operai inevitabilmente attira l’attenzione degli anziani curiosi. Essi arrivano pronti a sorvegliare i progressi e a offrire la loro “saggezza” non sempre richiesta. Per questi anziani, il cantiere diventa un palcoscenico su cui si dispiegano storie di costruzione e trasformazione , offrendo loro non solo un passatempo, ma anche l’opportunità di rimanere connessi con il mondo dinamico e in cambiamento. Questa attività, apparentemente semplice, rivela una profonda necessità di partecipazione e di sentirsi ancora utili, contribuendo con osservazioni e consigli che sono il frutto di una vita di esperienze. A Piacenza, qualche tempo fa, su un cantiere edile è stato addirittura esposto un cartello che recitava: «Postazione umarell», definendo così un’area come “luogo sicuro per l’osservazione del cantiere” , arricchito da un disegno di uomini in silhouette con le braccia dietro la schiena. Peccato che quel cartellone così bizzarro sia sparito dopo solo pochi giorni dalla sua esposizione. L’originale iniziativa, con il suo tocco di umorismo, aveva suscitato interesse e sorrisi tra gli abitanti, diventando un piccolo simbolo di riconoscimento per l’attività degli umarells. La sua rimozione ha lasciato un senso di nostalgia, ricordando quanto queste piccole interazioni possano arricchire il tessuto sociale urbano .